Passione

Aforismi

Dacia Maraini

A volte ci si sfama anche con gli occhi.
Alle volte è l'amore degli altri che ci innamora: vediamo una persona solo quando essa chiede i nostri occhi.
Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un'arte.
C'è un "perché" nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro "perché", il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto "perché", da cui scaturisce probabilmente un altro, nuovissimo e appena nato "perché".
Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.
Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera.
Gli innamorati si credono una folla anche quando sono uno più uno.
I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.
I sogni sono in qualche modo più corposi della realtà quando diventano una seconda vita a cui ci si abbandona con strategica intelligenza.
I sogni sono un sintomo del perdersi dentro il bosco di una storia.
Ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee.
Il futuro è dei coraggiosi.
Il mestiere di scrittore prevede che uno sappia cosa sta facendo e per saperlo gli occorre capacità critica; per avere capacità critica deve avere molta familiarità con la storia della letteratura.
Il percorso della poesia finisce quando la poesia è ricevuta, non quando è scritta.
Il piacere consuma, dilata, sgretola.
Il silenzio, quando non è scelto, è pieno di echi sinistri, tracce di richiami falliti, di grida soffocate, di segnali di fumo che il vento ha disperso.
Il sospetto a volte mette delle trappole sul cammino del ragionamento.
Il tempo delle abitudini appare eterno, ma nel ricordo ha la durata di un attimo.
Il tempo è il segreto che Dio cela agli uomini. E di questo segreto si campa ogni giorno miseramente.
Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.
Il viaggio diventa uno scambio di corpi: un indulgere ad arcani traslochi dello spirito.
In ogni donna fa capolino una bambina che cocciutamente vuole rimanere tale.
In una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c'è più sensualità che nel vero e proprio atto d'amore.
L'amore dovrebbe rendere liberi, non schiavi. È una distorsione psicologica e morale pensare che l'amore consista nel possedere e dominare l'altro.
L'amore è una cinciallegra che vola e non riesci a fermarla, nemmeno a metterle il sale sulla coda.
L'approssimazione è una delle cose più irritanti: sentire che una bella storia viene raccontata in maniera sciatta, casuale, senza nessuna ricerca sulle parole e sulle immagini, in modo generico e frettoloso è, per chi ama leggere, una vera offesa all'orecchio.
L'ignoranza può essere sublime, ma è sempre perdente e conduce verso la catastrofe.
La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l'attenzione è la chiave della scoperta.
La cosa più difficile del mondo è capire con la propria testa quello che sotto il nostro naso.
La fretta è dei giovani che non conoscono le delizie dell’attesa, la volontà di un prolungamento che avvolge la resa di odori profondi e prelibati.
La giustizia è fatta di distacco, comprensione, giudizio, non di ritorsione e regolamento di conti.
La libertà non è soltanto arbitrio, la libertà non è rifiuto delle regole o chissà quale altra diavoleria. Esiste anche la libertà della curiosità, della scoperta, della conoscenza, dello scambio, del vagabondaggio.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
La pazzia poi cos'è se non un eccesso di saviezza? Una saviezza priva di quelle contraddizioni che la rendono imperfetta e quindi umana.
La poesia è l'operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
La ricerca non è soltanto funzionale a ciò che si sta cercando; la ricerca contiene in se stessa la ricompensa della sua fatica.
La storia, ogni storia, nasce quando ci sono un corpo e una mente che si preparano all'ascolto.
Le fotografie ci ricordano che il tempo è multiforme e che noi siamo parte di una catastrofe metamorfica.
Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E questa la divina vendemmia della letteratura?
Lo sguardo alle volte può farsi carne, unire due persone più di un abbraccio.
Mantenere la stima di sé è il modo migliore per stare bene con se stessi.
Mentre all'uomo si chiede di parlare secondo competenza e talento, alla donna si chiede di parlare con il corpo.
Mi piace innamorarmi. È uno stato che mi dà calore, leggerezza.
Nella sciattezza linguistica in cui viviamo c'è bisogno della poesia, che ha la funzione di avvicinarsi all'assoluto. In questo mercato generale delle parole, la parola poetica diventa un assoluto.
Noi ci inventiamo un tempo interiore per dare un senso alla vita. Ogni essere vivente è costruito sulla sua durata.
Non c'è niente di eroico nel vile infierire su chi è più debole.
Non è meglio farsi cremare come fanno gli indiani? Una lettiga trasportata a braccia dai parenti, il morto stretto dentro le fasce candide, una pira di legni profumati, una rapida fiammata, il crepitio dei rami, il fumo che sale a volute schiumose verso il cielo, in un quarto d'ora è tutto finito. Due mani pietose raccolgono le ceneri e le spargono nel Gange.
Oggi i topi sono visti con disgusto e apprensione. Abitano nelle fogne delle città, si nutrono di rifiuti, sono grottescamente giganteschi e dotati di una forza da tigri.
Ogni cosa rappresenta una minaccia per il giovane: l’amore, le idee, la perdita della famiglia, l’ingresso tra i grandi. È duro apprendere la propria parte nel mondo.
Patetica eppure grandiosa è la capacità dell'essere umano di credere nel futuro nonostante l'amarezza e la piccolezza del suo destino.
Per me l'amore è anche questo: stare vicini senza dirsi niente. Ci sono dei momenti in cui le parole fanno cilecca, sembrano senza vita in un rapporto d'amore.
Possedere vuol dire dipendere da qualcosa e da qualcuno.
Prima di tutto il buon esempio. Chi guida deve comportarsi meglio degli altri, altrimenti perde ogni autorevolezza.
Può capitare di vivere senza "esistere".
Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.
Solo la poesia può medicare e calmare come un elisir di pace e rassicurare l’intelligenza contratta e resa asfittica dalla paura.
Sono le parole che danno corpo alle cose e non viceversa.
Un mio principio è non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente. Il che non vuol dire essere spudorati, ma solo sinceri.
Un poeta è uno a cui non interessano le storie, si concentra sulle visioni e lavora sul linguaggio.
Un rapporto d'amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d'amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c'è più sensualità che nel vero e proprio atto d'amore.
Una volta i topi portavano la peste, forse per questo molta gente ne era terrorizzata. E ancora oggi il topo fa paura. Aveva in comune con gli uomini un parassita: la pulce. Era per via di quell'animaletto succhiasangue che si trovavano fianco a fianco nella tragedia.
Uscire da un libro è come uscire dal meglio di sé. Passare dagli archi soffici e ariosi della mente alle goffaggini di un corpo accattone sempre in cerca di qualcosa è comunque una resa.
È la scelta che rende preziosa la povertà. E vale solo perché voluta e non imposta. Una povertà prescritta può essere terribile e detestabile. Ma la povertà stabilita con un atto di impegno può dare una grande autonomia. Non dipendere da nessuno, nemmeno dal proprio corpo, è un atto di libertà.
È più facile che un cammello entri nella cruna di un ago piuttosto che una donna abbia la forza di essere se stessa, nella sua carne e nei suoi pensieri.
È sempre per un soprassalto dell'immaginazione che si diventa gelosi.
È unicamente nella solitudine che noi riusciamo a capire alcune cose ed è nella solitudine che possiamo confermare la nostra vocazione per la poesia.